Episodio abbastanza scarno, poco interessante per me soprattutto nella sua pochezza di interazioni tra personaggi significativi, character development e spunti di worldbuilding. Un paio di pensieri:
1) abbiamo un'altra istanza di "Fluttershy is now assertive", ma forse un po' forzata in alcune scene; va bene non essere uno zerbino totale, ma non mi piace vedere Fluttershy troppo aggressiva, visto che da lì a sfociare nell'OOC (o peggio, a trasformare FS in un personaggio completamente diverso da ciò che è sempre stata) è un attimo;
2) curioso il riutilizzo del vecchio McColt, un personaggio che per quanto anonimo è effettivamente azzeccato in questo contesto (nella misura in cui i McColts vengono presentati come "mighty fine builders" fin dalla loro introduzione);
3) non è banalissimo formalizzare la morale dell'episodio, almeno per quanto mi riguarda. Per come la vende Fluttershy, parrebbe un banale "Believe in your dreams— anche se sembrano impossibili si realizzeranno se hai perseveranza!", che però è talmente aspecifico da risultare decisamente poco soddisfacente.
Una possibile lettura più specifica può essere: "Creatività ed esperienza parlano spesso due linguaggi diversi."
A ogni modo, mi è sembrato di percepire una certa sterilità nell'episodio, che mi verrebbe naturale ricollegare al fatto che la sceneggiatrice, Berrow, è abituata (almeno nel mondo di MLP) a scrivere libri per bambini piuttosto che episodi; se non che la stessa Berrow ha sceneggiato The One Where Pinkie Knows, in cui non avevo riscontrato questo problema.
In definitiva, attribuisco all'episodio un 5.5/10, "quasi sufficiente", perché malgrado tutto l'episodio ha anche i suoi pregi (formato essenzialmente "slice of life", una problematica credibile e non artificiosa, personaggi quasi sempre in-character, niente cringe humor, continuity callback a The Hooffields and the McColts, quella giraffa qt, Tabitha, il parkour è ora canon in Equestria).
Seriosly, though, what the heck...
